Un laboratorio di avventure grafiche dello scorso millennio.

Non è la Lucas Arts. Neanche la Sierra.

Tra il 1992 e il 1994, la Microprose crea un piccolo gruppo di sviluppo interno, il “Microprose Graphic Adventure Group”, che anno dopo anno, snocciola tre avventure grafiche, di stampo diverso una dall’altra, Dragonsphere, con espliciti riferimenti alla serie di King’s Quest della Sierra, Return of the Phantom dai contorni cupi e gotici, e Rex Nebular (and the Cosmic Gender Bender) dai chiari richiami alla serie di Roger Wilco. Poco note ai più anche ai tempi della pubblicazione, oserei dire passate pressoché inosservate in Italia, non esistendo una versione in italiano di nessuna delle tre, dopo averle giocate su consiglio dell’allora sito Home of the Underdogs, ho iniziato a pensare a come provare a aggirare la compressione dei testi dei dialoghi nei file delle risorse del gioco, e a produrre

Dragonsphere - I confini del vostro regno

un tool per editare i testi (e dunque tradurli in italiano) come per Sanitarium e I Have No Mouth And I Must Scream. Beh, come vedete dalla foto sopra riportata, qualche cosa sono riuscito a fare, nel corso degli anni. Ma non è abbastanza. In realtà i testi vengono tradotti, ma la compressione del testo tradotto è praticamente nulla; in altre parole, è noto solo l’algoritmo di decompressione (quello che stava alla base del funzionamento del programma LZEXE di Fabrice Bellard (tranquilli, ho già provato a scrivergli; non molla l’osso perché l’algoritmo di compressione è coperto da copyright). C’è poi il bisogno di sviluppare delle componenti del tool che possano editare i font e le altre risorse del gioco estraibili. In realtà ci sarebbe la soluzione, che ho in parte recuperato contattando fonti alternative, ma serve una persona esperta di assembler x86 a 16bit. Si tratta di tradurre codice sviluppato con strumenti, assemblatori e compilatori commerciali dei primi anni ’90 orami desueti. Forse converrrebbe tradurre tutto in codice a 32bit. Se poi l’eventuale esperto Assembly unisse la propria esperienza con un programmatore Microsoft C 16bit, sarebbe il massimo. Se lì fuori c’è chi ha queste competenze, si faccia(no) vivo(i). Prossimamente apriremo un bel progetto di traduzione mettendo a disposizione dei tool di estrazione dei testi in chiaro, dando quindi la possibilità di iniziare una traduzione (che da sola, lo risottolineo, non serve a niente senza un tool che reinserisca i testi tradotti nei file di risorse del gioco.)

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