Black Mirror II e The Lost Horizon

Questo è indubbiamente un ottimo momento per le avventure grafiche.
Da poco messa da parte The Whispered World, in attesa di DarkStar e Gray Matter, ancora sull’hard disk da terminare The Abbey, Ghost Pirates e qualcos’altro di retrò, sgomitano per farsi apprezzare due avventure di stampo molto classico: Black Mirror II , che si preannuncia essere un ottimo seguito del primo episodio, e The Lost Horizon , che non può non ricordare ai più vecchietti (ehm, ehm…) Flight of the Amazon Queen che potete scaricare liberamente dal sito dell’autore.
Per la prima, una presa d’atto è doverosa: la Adventure Productions è ormai una realtà editoriale, per quanto settorialmente specializzata, del panorama italiano; allo stesso tempo, questo comporta una grave responsabilità nei confronti del pubblico appassionato del genere e delle stesse software house.
Rivolgendoci invece alla seconda, viene spontaneo rallegrarsi di una simpatica abitudine che pare aver preso il via, nella cura delle confezioni (certamente non il primo motivo per l’acquisto, ma anche l’occhio vuole la sua parte) e del packaging; questa, ad esempio, è la confezione ed il contenuto di The Lost Horizon:

Un poster, una scatola con aereo in rilievo, e quello cos'è? un 45 giri?

La bella abitudine di “coccolare” il giocatore curando la confezione anche dal punto di vista artistico ed inserendo qualche gadget, rimpianta da molti, sembra che sia riportata in vita dalla Deep Silver/Koch Media (Austria), confermando quanto fatto con Secret Files 1 e 2, e The Whispered World.

Ritornano, insomma, le scatole di cartone, magari non quelle giganti “all’americana”, ma comunque in un formato che media psicologicamente la vicinanza tra un’avventura grafica ed un opera narrativa tradizionale nella forma di un libro. Forse nella foto si vede male, ma l’aereoplano è in rilievo, come in quei libri per bambini in cui le pagine, ritagliate, si aprono verso la terza dimensione; quello che sembra un 45 giri, è in realtà il dvd del gioco.
Penso proprio che tra i “very rare” ed i prezzoni che vedremo sull’ebay degli anni ’20 potranno a buon diritto esserci questi titoli.

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